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Psicoterapia Psicoanalitica

La psicoterapia psiconalitica è un percorso finalizzato a provocare un cambiamento nel paziente.
Componenti principali  nella terapia psicoanalitica sono: fare esperienza, l’interpretazione e la comprensione delle strutture di interazione su cui si costruisce il rapporto terapeuta-paziente.

Mediante l’interpretazione terapeuta e  paziente cercano di arrivare ad una conoscenza del contenuto mentale, conscio o inconscio, sottostante al loro rapporto e del processo attraverso cui tale contenuto viene sia evitato sia espresso.

Tale esperienza di relazione,  reale e di fantasia, permette al paziente di esplorare la sua mente, i suoi stati mentali ed emotivi, le idee di sè e dell’altro/degli altri sviluppando un maggior
DEEP RED I Andre Schrooten senso della propria soggettività ed incrementando la sua capacità di auto-riflessione e di auto-osservazione.
L’approccio psicoanalitico si fonda su diversi modelli di riferimento: la teoria del conflitto inconscio, formulata inizialmente da Freud, e la psicologia dell’Io, la teoria delle relazioni oggettuali (Klein, Winnicott, Fairbairn), la psicologia del Sé (Kohut, Stern) e la teoria dell’attaccamento (Bowlby).

Principi fondamentali e originari della terapia psicoanalitica sono:

a) Gran parte della vita mentale è inconscia .Per il modello strutturale di Freud la mente è composta da tre istanze: l’Es totalmente inconscio e dominato da pulsioni aggressive e sessuali, l’Io che rappresenta la parte conscia, sede delle funzioni esecutive della mente, il Super-Io, prevalentemente inconscio e insieme dei valori morali interiorizzati dai genitori e dall’ambiente sociale. Le tre istanze sono in perenne conflitto sull’espressione della sessualità e dell’aggressività,, conflitto che genera angoscia  e che mobilita meccanismi di difesa.

b) L’adulto è plasmato dalle interazioni fra esperienze infantili e fattori genetici. La persona diventa così il prodotto  di esperienze infantili importanti  che continuano  nel presente  a essere riprodotte  con gli altri, incluso il terapeuta.

c) Il transfert del paziente nei confronti del terapeuta (attribuzione e proiezioni sul terapeuta di caratteristiche proprie  di una figura del passato e di emozioni associate), con il suo aspetto ripetitivo e ripartivo, è una fonte primaria di comprensione.

d) Il controtransfert del terapeuta (insieme delle reazioni emotive del terapeuta verso il paziente)  fornisce indicazioni importanti per comprendere ciò che il paziente induce negli altri.

e) La resistenza del paziente al processo terapeutico rappresenta un elemento centrale nella terapia.

f) Sintomi e comportamenti hanno molteplici funzioni e sono determinati da forze complesse e spesso inconsce.

g) Il terapeuta psicoanalitico aiuta il paziente ad acquisire un senso di autenticità e unicità.

Secondo il modello psicoanalitico la relazione con il terapeuta si fonda per lo più su un ascolto empatico dei racconti del paziente, la costruzione di un’alleanza terapeutica, una continua curiosità nei confronti del mondo interiore del paziente, un atteggiamento aperto e non giudicante e fermezza nel definire il setting e i limiti professionali della relazione con un adeguato grado di flessibilità.

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